E dunque, questi sono i viaggi che mi piacciono, ma soprattutto questo è il modo in cui mi piace che i viaggi siano raccontati: con intelligenza e garbo, con la capacità di trasformare un diario in una storia, di divagare, di assecondare la curiosità.
Tutto questo c'è in Città nascoste. Trieste Livorno Taranto di Paolo Merlini e Maurizio Silvestri, uscito per Exòrma, libro che mi ha colto di sorpresa, su cui non avevo messo gli occhi e che forse non mi sarei mai portato a casa senza un buon suggerimento. Ma come, un libro su queste tre città? Che viaggio è? E qual è il filo che può tenere tutto?
Fili, in realtà ce ne sono in abbondanza, come spiega anche Alessandro Leongrande – l'autore de La frontiera – nella sua prefazione. Perché Trieste, Livorno e Taranto sono tre città di mare, che del mare hanno assorbito – accanto a poche altre città adriatiche, ioniche, tirreniche – la fluidità, l'instabilità, l'intima tolleranza, gli odori, la brezza, la luce.
Città mediterranee, certo, che hanno tratto linfa e anima più dal porto che dalla terra alle spalle. Ma anche città con un Novecento complesso alle spalle e una scommessa sulla grande industria che doveva essere il futuro e che invece oggi gronda di passato.
Si aggirano per queste tre città, gli autori, ne colgono gli umori e i sapori. Bazzicano osterie, caffè, librerie sorprendenti. Registrano le battute dissacranti e surreali di chi ne ha già viste molte e molte ne vedrà. Si concedono volentieri cacciucco, vini del Carso e cozze. Saltano su vecchi tram, perdono tempo tra le bancarelle dei mercati e sui moli degli arrivi e delle partenze. Ragionano di chansonnier maledetti e di gente che sta rendendo migliori i quartieri che sembravano spacciati.
Quante cose ci sono, dentro questo libro. Allo stesso modo della zuppa di mare che, con nomi diversi, ti imbandiscono in ogni scalo del Mediterraneo: tutto si può adoperare, tutto si mescola e conferisce un nuovo gusto. E non c'è dettaglio marginale, non c'è incontro di sfuggita, non c'è scampolo di storia che non faccia al caso.
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