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venerdì 11 ottobre 2013

Il poeta che vedeva cadere le foglie



Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
Soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno,
una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno,
non mi fa male
soprattutto se credo, quel giorno,
che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno
mi sento d’accordo
con gli uomini e con me stesso.
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
dei viali d’ippocastani.
(Nazim Hikmet, Veder cadere le foglie)

giovedì 19 maggio 2011

Quando l'"invincibile" è proprio Don Chisciotte

Non inseguite i vincitori, perché i vincitori prima o poi cadono, i vincitori finiscono sempre per assaggiare la polvere, per masticare amaro, per misurare il vuoto che si spalanca improvviso. Cercate altri eroi, altri modelli: più inattuali forse, più veri certamente. I perdenti che si rialzano, per esempio. Chi cade e si rimette in piedi pronto a cadere di nuovo, nel caso. Don Chisciotte, per esempio. Anzi Chisciotte, senza nemmeno il Don.

E' un buon consiglio che ci arriva da Erri De Luca, a cui Tuttolibri ha chiesto un libro di ieri per i giovani di domani. E lui si è ricordato di Nazim Hikmet e di quel verso - tu sei il cavaliere invincibile degli assetati - dedicato appunto a Chisciotte

Invincibile lui che ha perso tutte le sue battaglie: possibile? Sicuro: invincibili non sono quelli che detengono primati e supremazie, perché da quei gradi e gradini presto o tardi rotolano giù. E si sgretolano come le meringhe, i pretesi vincenti. Invincibili sono al contrario quelli come Chisciotte, vinti innumerevoli volte che si rialzano e si battono di nuovo. Invincibili sono quelli che non si danno per vinti

Personaggi inattuali, vien da dire. O forse no.... Forse più attuali che mai. Più necessari che mai.

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