Una delle tante disposizioni dell'esercito piemontese impegnato a soffocare il brigantaggio:
Chiunque verrà incontrato per le vie interne o per le campagne con provvigioni alimentari superiori ai propri bisogni, o con munizioni da fuoco per ingiustificato uso, sarà fucilato
Le parole di Carmine Crocco, uno dei più potenti briganti:
Molti, molti si illusero di poterci usare per le rivoluzioni. Le loro rivoluzioni. Ma libertà non è cambiare padrone. Non è parola vana e astratta
La frase di Tancredi nel Gattopardo di Giuseppe Tommasi di Lampedusa:
Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!
E quella del carbonaio di Giovanni Verga, nella novella La libertà:
O perché? Non mi è toccato nemmeno un palmo di terra. Se avevano detto che c'era la libertà
Giuseppe Garibaldi che ritorna a Roma deputato e si affaccia al balcone per salutare la folla col più breve dei discorsi:
Romani, siate seri!
Ancora lui, due anni prima di morire:
Tutt'altra Italia io sognavo nella mia vita, non questa miserabile all'interno e umiliata all'estero e in preda alla parte peggiore della nazione
Spigolature da Il sangue del Sud, bellissimo libro di Giordano Bruno Guerri, consigliatissimo per una celebrazione senza retorica dei nostri 150 anni. A lui anche le ultime parole per oggi:
Un battesimo diverso avrebbe fatto crescere meglio un'Italia che, dopo un secolo e mezzo, continua a portarsi dietro i malanni della sua infanzia
Chiunque verrà incontrato per le vie interne o per le campagne con provvigioni alimentari superiori ai propri bisogni, o con munizioni da fuoco per ingiustificato uso, sarà fucilato
Le parole di Carmine Crocco, uno dei più potenti briganti:
Molti, molti si illusero di poterci usare per le rivoluzioni. Le loro rivoluzioni. Ma libertà non è cambiare padrone. Non è parola vana e astratta
La frase di Tancredi nel Gattopardo di Giuseppe Tommasi di Lampedusa:
Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!
E quella del carbonaio di Giovanni Verga, nella novella La libertà:
O perché? Non mi è toccato nemmeno un palmo di terra. Se avevano detto che c'era la libertà
Giuseppe Garibaldi che ritorna a Roma deputato e si affaccia al balcone per salutare la folla col più breve dei discorsi:
Romani, siate seri!
Ancora lui, due anni prima di morire:
Tutt'altra Italia io sognavo nella mia vita, non questa miserabile all'interno e umiliata all'estero e in preda alla parte peggiore della nazione
Spigolature da Il sangue del Sud, bellissimo libro di Giordano Bruno Guerri, consigliatissimo per una celebrazione senza retorica dei nostri 150 anni. A lui anche le ultime parole per oggi:
Un battesimo diverso avrebbe fatto crescere meglio un'Italia che, dopo un secolo e mezzo, continua a portarsi dietro i malanni della sua infanzia
(da La libertà di Giovanni Verga)
Ecco, forse la verità del nostro Sud, di quella che è stata l'unificazione di Italia, o per dirla in altro modo, l'annessione del Meridione al Regno di Italia, finora si è intesa meglio con le parole della letteratura che con le analisi della storia.
Soprattutto quello che successe subito dopo, quando Giuseppe Garibaldi si era dovuto ritirare in buon ordine, perché lui e i suoi uomini erano diventati un impiccio per il nuovo Regno.
In genere sui libri del liceo la questione si liquida in poche righe: il brigantaggio che mise a dura prova l'esercito regio per qualche anno. Un problema di ordine pubblico, al massimo di criminalità organizzata, un po' come in altri anni la mafia.
E invece fu vera guerra, guerra civile, guerra sociale. Costata un'enorme quantità di morti, chi dice addirittura centomila. Massacri, terrore, le solite vittime di ogni guerra sporca. Trame, cospirazioni, tradimenti. Paesi spazzati via, vite cancellate.
Ci voleva un libro come Il sangue del Sud di Giordano Bruno Guerri, per gettare luce su tutto questo e raccontarlo con coraggio, ma anche con equilibrio, senza idealizzare nessuno e senza alimentare strane nostalgie. Senza nemmeno la tentazione di idealizzare come una sorta di Che Guevara nostrano un brigante tipo Carmine Crocco, che pure diceva cose sacrosante:
Molti, molti si illusero di poterci usare per le rivoluzioni. Le loro rivoluzioni. Ma libertà non è cambiare padrone. Non è parola vana e astratta
Rimane l'orrore per tutto quello che fu fatto, per come fu piegato il brigantaggio: rastrellamenti, fucilazioni di massa, rappresaglie che noi siamo abituati a collocare in altri periodi della nostra storia e ad attribuire in esclusiva a altri eserciti.
Ma questa è anche la storia di come la verità fu cancellata, rimossa, nascosta. Commissioni di inchiesta e depistaggi. Armadi della vergogna, anche per il nostro Sud. All'inizio della storia di Italia. Come un marchio di fabbrica, un difetto di costruzione, un peccato originale.