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venerdì 28 aprile 2017

La cura del mondo è cura di ogni silenzio

Il sole che ciascuno ha dentro non segue moti propri, se esso risplenda dipende anche da noi, anzi, dipende soprattutto da noi, dal modo in cui decidiamo di alimentarlo.

Pensare che il titolo di questo libro, altra perla di Ediciclo, è Il sole che nessuno vede. Non il sole dentro. Ma fin dall'inizio Tiziano Fratus, cercatore di alberi, uomo che nella natura e nella meditazione che a essa si intreccia ha trovato la sua dimensione, ci indica la strada: il sole di cui parla, non si vede, ma è dentro, c'è e sta noi trovarlo e curarlo.

Ecco qui, con buona pace di chi ritiene che meditare sia sottrarsi a se stessi, che inoltrarsi nel bosco sia un modo elegante di fuggire.

Così più ancora che altre volte mi sono tuffato nelle pagine di Tiziano, con la voglia di spremere tanti buoni consigli da una persona che ha cuore ed esperienza. Quante cose mi posso tenere strette ora, alla fine di questa lettura.

Con Tiziano ci ritroviamo dentro un bosco, soli con il nostro respiro, con i nostri pensieri. Soli, ma circondati dal mistero della vita. Ascoltiamo i nostri passi, ascoltiamo noi stessi. Una volpe si dilegua ai margine di un sentiero dietro gli alberi. Il nostro cammino scuote l'immobilità della scena. Lucertole scappano, anatre prendono il largo oltre i giunchi. Ma sta anche noi fermarsi e farsi albero, sasso, prato.

La cura del mondo è la cura di ogni silenzio, ci dice Tiziano. Vale anche per la cura di noi stessi. Ma quanti di noi hanno davvero provato a diradare ciò che non è essenziale, ad abbandonarsi al tempo, a scrutarsi nel riflesso di un torrente.

In questo cammino anche le parole contano fino a un certo punto, anzi molte possiamo lasciarle cadere come foglie in autunno. Troverai più nei boschi che nei libri, diceva anche Bernardo da Chiaravalle. Ma sono buone, sono utili, queste parole di Tiziano; momenti, luoghi, libri che ci possono riportare a noi stessi.

Non è un viaggio lontano. E' il più vicino, anche se magari per arrivare a destinazione è bene passare anche per un bosco. Il più vicino, ma ha ragione il grande Robert Frost:

La felicità ripaga in profondità quel che le manca in lunghezza. 

mercoledì 27 luglio 2016

I misteri della vita nei giardini di Italia


Non ho parole per descrivere la bellezza del mondo...

Così afferma nell'introduzione del suo nuovo libro Tiziano Fratus, poeta, scrittore, ma soprattutto cercatore di alberi, viaggiatore nei misteri e negli incanti della natura. Più che manifestazione di modestia credo si tratti di consapevolezza delle possibilità comunque limitate della lingua che abbiamo a disposizione, di fronte agli spettacoli della natura e di certi lavori. Ma in ogni caso le parole le usa e le usa bene in L'Italia è un giardino (Laterza), serie di passeggiate in alcuni dei più straordinari luoghi di bellezza della nostra penisola.

Come era prevedibile per un uomo che nei paesaggi cerca le connessioni spirituali e negli alberi dei maestri di vita, è tutt'altro che una semplice guida. Piuttosto un vero libro di viaggio, con suggestioni particolari, come l'indicazione di un brano musicale per ognuno dei luoghi visitati (per esempio la Suite numero 1 per violoncello di Bach per il giardino di Boboli o il Requiem in re minore di Mozart per la reggia di Caserta).

Nulla più delle ore passate a contatto in giardino mi ha avvicinato alla comprensione delle leggi della vita o, dal mio punto di vista, ad accettare il suo mistero, ha scritto Gian Lupo Osti, appassionato di camelie e autore del De senectute in horto.

Fratus ci prende per mano con questa stessa visione. In ciascun luogo che ha raccontato in questo libro, confessa, ha provato a mettere alla prova il bambino che gli si nasconde dentro. Ha mischiato gioie e nozioni, passi e contemplazioni. E come l'adulto ha ritrovato il bambino, così nelle stagioni e nell'età delle piante dei giardini ha scovato gli indizi e forse anche il senso del tempo che tutto consuma.

venerdì 7 novembre 2014

Il cercatore di alberi che ci racconta i boschi di Italia


Oggi che i boschi hanno smesso di vestirci, di nutrirci, di proteggerci, sono diventate palestre dell'anima, è qui che possiamo venire ad alleggerirci, a sgrassare via il nero, l'ossessione, la furia. Provare davvero a vigilare sui nostri pensieri come un pescatore vigila sui pesci di cui si nutrirà...

Così scrive Tiziano Fratus, poeta, scrittore, ma soprattutto cercatore di alberi, viaggiatore nei misteri e negli incanti della natura, uomo che di fronte al miracolo di una sequoia o di un altro grande patriarca verde sa accendersi di emozioni che non sono solo del naturalista appassionato del suo mestiere.

 Si definisce uomo che attraversa il paesaggio alla ricerca di connessioni spirituali e va in giro per il mondo, consapevole che gli alberi sono uno straordinario libro che è bene tenere sempre a portata di mano per ciò che riescono a insegnare: il senso del tempo e della responsabilità, ma anche una diversa possibilità per la nostra vita, per le nostre comunità, perfino per la nostra economia in tempi di crisi.

Con L'Italia è un bosco (Laterza) Tiziano non ci offre solo un viaggio affascinante e sorprendente per l'Italia dei monumenti che ci sono - ci sono ancora - anche se non riscuotono la stessa attenzione dei monumenti di pietra e marmo. Ciò che conta viene prrima ancora dei parchi, dei giardini e degli orti botanici da visitare, dei paesaggi da tenere come cosa preziosa, degli alberi da riconoscere e da studiare: l'invito a fermarsi, a perdersi nei boschi, a lasciarsi andare al vento, ad ascoltare la natura che parla. 

La Terapia del bar: Massimiliano Scudeletti racconta il circo che si fece bar

  Ho dodici anni e passo spesso dietro il bancone , posso prendere qualsiasi cosa tranne gli alcolici naturalmente, ma mi piace guardare il ...