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giovedì 22 novembre 2012

Le tempeste della vita e la letteratura del naufragio

Le narrazioni solo il luogo dell'incontro tra le esperienze umane. I naviganti seminano storie in ogni angolo della terra. Il mare raccoglie i loro racconti, le loro gioie e disperazioni che divengono simbolo del nostro affannarci quotidiano alla ricerca di una rotta.

Chi non si è mai sentito in balia delle tempeste della vita, perso, naufrago, incapace di trovare un possibile approdo, di sperare in una salvezza?

A volte coloro che hanno provato questo smarrimento hanno avuto l'intuizione che da lì, oltre le onde, potesse iniziare la "rinascita". 

S'impara molto dall'esperienza di una perdita totale. La "letteratura del naufragio" tratta proprio di questo, della vita, e s'interroga su quesiti mai risolti: il perché della morte, del dolore, dell'esistenza o meno di Dio. 

(dall'introduzione a Maria Cristina Mannocchi, Tempeste e approdi. La letteratura del naufragio come ricerca di salvezza, edizioni Ensemble)



venerdì 9 novembre 2012

Cosa portarsi dietro in caso di naufragio

E voi, cosa vi portereste dietro, in caso di naufragio?

Su Tempeste e approdi, sorprendente libro di Maria Cristina Mannocchi, edito da Ensemble, ho ritrovato la storia di Simonide, il poeta lirico di cui forse alcuni di noi - temo anche il sottoscritto - al liceo studiarono l'encomio sui morti delle Termopili.

E dunque pare che durante un naufragio tutti i passeggeri della nave che colava a picco si preoccuparono di mettere in salvo i loro averi, quanti più possibile. Solo Simonide, benché a bordo avesse diverse ricchezze, non si portò dietro niente.

Gli altri passeggeri, appesantiti, finirono per annegare. Chi faticosamente riuscì a raggiungere la riva venne assalito e derubato dai predoni.

Simonide nuotò leggero e a terra incontrò un uomo che conosceva i suoi versi e che lo ospitò. Un favola gli mette in bocca queste parole:

Ve lo dissi che avevo con me ogni mia ricchezza; i beni che voi invece vi siete affannati ad arraffare sono andati a fondo!

E voi, cosa vi portereste?


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