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mercoledì 6 marzo 2013

Quando il re chiese tutti i libri sulla terra

Quando il re ne fu informato, disse a Demetrio: "Credi che ci siano altri libri sulla terra che noi non abbiamo ancora?"


E Demetrio: "Sì, ce n'è una grande quantità in India, in Persia, in Georgia, in Armenia, Babilonia e ancora altrove"


Il re si meravigliò nell'udirlo e rispose: "Continua dunque a cercarli".


Non è solo la storia di uno scempio, La biblioteca scomparsa di Luciano Canfora (Sellerio), intellettuale che con la sua sapienza dei tempi antichi sa appassionarci come un giallista scandinavo. E' prima di tutto la storia di un sogno. Il sogno di possedere tutti i libri del mondo. L'idea di riunirli tutti insieme in un solo posto, cisterna e ombelico di ogni sapere, di ogni sapienza.

Scrive Canfora:

Quei dotti furono gli unici che godettero, in un certo periodo della storia della biblioteca, della visione abbagliante, poi sogno di scrittori fantastici, dei libri di tutto il mondo. Ansia di totalità e volontà di dominio non dissimili dall'impulso che spingeva Alessandro, secondo le parole di un antico retore, a cercare di "varcare i confini del mondo"

Ansia di totalità e volontà di dominio, certo. Ma prima di tutta la consapevolezza che dominare è capire. E che per capire servono i libri. I libri da tradurre, leggere, conservare.

sabato 6 ottobre 2012

Erodoto, il curioso che non esitava a domandare

Intanto il termine storie nasce lì. Non risulta che qualcuno l'avesse usato prima di Erodoto. Il quale, va detto, lo usava con un significato leggemrente diverso da quello che usiamo noi: il termine greco che lui utilizzò (e da cui nacque il nostro storia), significava per lui inchiesta, ricerca: quello che lui amava fare, indagare.

Aveva delle curiosità (ne aveva a palate) e indagava per cercare delle risposte. Era il prototipo del pignolo che non si accontenta delle spiegazioni del depliant e alza la mano in continuazione chiedendo chiarimenti: che si trattasse delle maree del Nilo, delle guerre di conquista dei persiani o dei bizzarri costumi sessuali dei babilonesi, faceva poca differenza.

Gli interessava tutto. Una sua frase, tra le tante, descrive bene il personaggio: "Volendolo sapere, domandai".

(Alessandro Baricco, da Scoprite Erodoto, il viaggiatore pignolo, Repubblica)

domenica 24 aprile 2011

Tutti i libri del mondo, il sogno di Alessandria

Quando il re ne fu informato, disse a Demetrio: "Credi che ci siano altri libri sulla terra che noi non abbiamo ancora?"


E Demetrio: "Sì, ce n'è una grande quantità in India, in Persia, in Georgia, in Armenia, Babilonia e ancora altrove"


Il re si meravigliò nell'udirlo e rispose: "Continua dunque a cercarli"


Non è solo la storia di uno scempio, La biblioteca scomparsa di Luciano Canfora (Sellerio), intellettuale che con la sua sapienza dei tempi antichi sa appassionarci come un giallista scandinavo. E' prima di tutto la storia di un sogno. Il sogno di possedere tutti i libri del mondo. L'idea di riunirli tutti insieme in un solo posto, cisterna e ombelico di ogni sapere, di ogni sapienza.

Scrive Canfora:

Quei dotti furono gli unici che godettero, in un certo periodo della storia della biblioteca, della visione abbagliante, poi sogno di scrittori fantastici, dei libri di tutto il mondo. Ansia di totalità e volontà di dominio non dissimili dall'impulso che spingeva Alessandro, secondo le parole di un antico retore, a cercare di "varcare i confini del mondo"

Ansia di totalità e volontà di dominio, certo. Ma prima di tutta la consapevolezza che dominare è capire. E che per capire servono i libri. I libri da tradurre, leggere, conservare.

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