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giovedì 29 settembre 2016

Firenze e i luoghi a cui gli scrittori danno voce

E' il ragazzo che vi guarda all'interno della basilica di Santo Spirito, che c'è da sempre e che da sempre spinge il suo sguardo oltre le mura delle chiesa, fino alla gente che affolla la piazza, fino ai banchi del mercato e ai turisti seduti ai tavolini.

E' l'uomo che entra a Palazzo Medici Riccardi per una breve visita e ne esce anni e anni più tardi, dopo esser stato rapito da sogni e visioni che gli hanno consentito l'incontro con Lorenzo il Magnifico, Michelangelo e gli altri grandi del Rinascimento fiorentino.

E per ora sono arrivato qui, ai primi due racconti, rispettivamente di Valerio Aiolli e di Enzo Fileno Carabba. Intanto altre voci si sono aggiunte, in libreria ci sono già anche Marco Vichi e Anna Maria Falchi, mentre in rampa di lancio ci sono Leonardo Gori, Emiliano Gucci, Divier Nelli, Lorenzo Chiodi, che è come dire un bel pezzo del mondo della scrittura fiorentino e toscano.

Però non è per appassionati di storie minimi e locali, la nuova collana Narrare humanum est, proposta da Firenze Leonardo, casa editrice collegata a Clichy.
Collana - spiegano Marco Vichi e Sergio Risaliti, che l'hanno ideata e ora la dirigono - che nasce dall'idea che ogni cosa può essere attraversata dalla narrativa, anche i luoghi storici, gli antichi spazi urbani, i monumenti.

Ecco, questo mi piace, questa è l'idea che mi convince. Far sì che i luoghi della storia e dell'arte non finiscano solo in guide e i libri specialistici, ma si facciano racconto, invenzione, creazione di arte suggerita e ispirata da essi stessi. Far sì che gli scrittori coltivino nuovi sguardi, nuove capacità di narrazione, guardandosi intorno, annodando altri fili con la città che abitano.

E Firenze, splendido banco di prova per tutto questo.

giovedì 1 aprile 2010

Novevolt, il coraggio della nuova narrativa


Mi dispiace di non poter essere questo pomeriggio a Firenze, alla Feltrinelli International, perché sono convinto che qualsiasi nuova avventura editoriale debba essere adeguatamente festeggiata. Soprattutto in tempi come questi, che esigono se non altro molto coraggio. Per questo uso almeno questo blog per dare il benvenuto a Novevolt, la nuova collana di narrativa dell'editrice Zona, diretta da Alessandro Raveggi ed Enrico Piscitelli, illustrata da Jonathan Calugi.

In attesa di avere sotto gli occhi i primi libri le premesse sono più che buone. C'è il coraggio, ma ci sono anche buone gambe per sostenere la battaglia sempre improba contro l'indifferenza e l'omologazione culturale. “Oasi temporanee di libertà: libertà per chi scrive, libertà per chi legge”: mi piace che ci si presenti così, appropriandosi con forza della parola libertà.

A giudicare dalle prime uscite non mancherà nemmeno la qualità.

Si comincia con Enzo Fileno Carabba, lo stesso di libri come Jakob Pesciolini, vincitore del Premio Calvino, La regola del silenzio, La foresta finale, Pessimi segnali, che propone Il molosso. La leggenda del cane, un intrico di storie “fantareali” attorno alla figura leggendaria del molosso.

Franz Krauspenhaar (qualche tempo fa ho letto di lui Era mio padre, edito da Fazi, bello) firma la seconda uscita, Un viaggio con Francis Bacon: “un libro ibrido – leggo nella presentazione - che mischia strutture narrative e stili letterari, e che traccia indelebilmente i contorni del mondo della contemporaneità. Un piccolo grande viaggio pop, tra cinema, musica e poesia”.

Il buongiorno, direi, si vede dal mattino.

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  Ho dodici anni e passo spesso dietro il bancone , posso prendere qualsiasi cosa tranne gli alcolici naturalmente, ma mi piace guardare il ...