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sabato 11 dicembre 2010
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La Terapia del bar: Massimiliano Scudeletti racconta il circo che si fece bar
Ho dodici anni e passo spesso dietro il bancone , posso prendere qualsiasi cosa tranne gli alcolici naturalmente, ma mi piace guardare il ...
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I miei amati Paesi Bassi hanno dei locali tipici, tradizionali e di quartiere simili, anche se meno famosi, alle public house d’oltremani...
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La terapia sì, mai titolo poteva essere più appropriato, perché di malattia si trattava. Dolorosa che non ti dava scampo, intrigante come...
Che parole che sono queste, forse le più famose, le più citate, del più grande storico romano. In altri tempi ho penato sulle pagine di Tacito, ma i tempi del liceo e delle traduzioni sono lontani, e ora posso solo ammirarne la grandezza.
Tacito, lo storico che con un giudizio secco, nell'economia di un rigo o poco più, sa scolpire un'epoca, un evento, uno snodo della storia. Ma anche l'uomo profondo conoscitore dell'uomo, scrittore morale che indaga le passioni e gli interessi che muovono noi tutti.
La vita sotto quel regime di spie che fu l'impero di Domiziano?
Avremmo perduto persino la memoria, insieme con la voce, se fosse in nostro potere il dimenticare quanto il tacere
Ma sono soprattutto le parole del capo barbaro Calgalo, pronunciate nell'imminenza della battaglia con i romani, a commuovermi. Là dove hanno fatto il deserto...
A commuovermi perché il grande storico fa quello che si dovrebbe chiedere a tutti gli uomini: prova a immedesimarsi nel nemico, gli restituisce la voce.
La Vita di Agricola, allora, ancora di più de La Germania, dove pure non trattiene l'ammirazione per quei barbari semi nudi e feroci, ma anche dotati di un'integrità che ormai manca ai romani dell'impero.
Ancora di più: perché rende i barbari uguali a noi.