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giovedì 16 settembre 2010

Chiacchierando con un amico del futuro dei libri

E' da quest'estate che su Facebook ne discuto con un amico che non ha dubbi: lui è l'uomo delle nuove tecnologie, io, è chiaro, il tradizionalista. Entrambi abbiamo cercato di dare fondo alle nostre buone ragioni.

La digitalizzazione dei libri, ha detto lui, rende tutto più facile, comodo e accessibile.
Vuoi mettere con la bellezza dei libri, ho replicato io, con i sensi che vengono messi in movimento, anche l'odorato e il tatto, e poi quelle care vecchie biblioteche, che è un piacere guardarle?

Il supporto è mera tecnologia, ha ripreso lui,  non impatta sul contenuto. E basta con i rimpianti da conservatori...
E io:  guarda, lo dice anche Umberto Eco, il libro, come lo conosciamo, è l'invenzione più duratura della storia dell'umanità, più vecchia della ruota, una ragione ci sarà.

Figurati, è sbottato lui, come se Gutemberg fosse vissuto  nel neolitico.  E poi tutto sarà molto più democratico, ha incalzato. Con gli eBook si abbassano i costi materiali di riproduzione delle opere, tutti possono scaricarli. Prima se stavi in una capanna in Etiopia o anche a in mezzo alla Maremma comprare un libro era un'avventura costosa. Ora basta una connessione, un click e qualche euro.

Sugli ebook in Etiopia qualche perplessità ce l'ho, ho ripreso, ma soprattutto siamo sicuri che tutto questo si traduce in democrazia e pluralismo e trasparenza e tutto il resto? E come si regolerà il diritto di autore? Solita pirateria, tanto chi scrive o traduce vive d'aria? E i profitti a coloro che hanno le tecnologie? E ancora, è proprio quello che vogliamo, rinunciare alle librerie come spazio di socialità e incontro e al libraio come interlocutore?

E così via. Ora stiamo riprendendo fiato, però è chiaro, ci siamo lasciato dietro solo i primi round.

Magari finirà che anch'io comprerò uno di quei lettori (o tavolette o come diavolo si chiamano). Oppure no. Non credo, cioè, ma forse un tempo lo dicevo anche per i cd e invece...

Intanto mi conforta l'idea che sia io che il mio amico i libri li leggiamo. Qualche volta siamo in grado di suggerirci anche un buon titolo.

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