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venerdì 16 gennaio 2015

Il mistero di Alan Turing, padre del computer

Fra qualche giorno questa storia la vedrò anche al cinema, raccontata in The imitation game, ma intanto non è male arrivarci preparati, per cercare davvero di capire chi è stato davvero Alan Turing, il matematico inglese che ancora ci interroga, con le sue sfide scientifiche e i misteri della sua persona.

Alan Turing, cioè l'uomo che, negli anni della guerra contro Hitler,  riuscì a trovare la chiave per decodificare i messaggi generati da Enigma, la macchina che i nazisti ritenevano inviolabile: risultato di gran lunga superiore a una vittoria sul campo. Ma anche l'uomo che in molti indicano come il padre - uno dei padri - del computer. L'uomo che si è posto - e ci ha posto - domande che ancora danno le vertigini e che sanno di film di fantascienza, tipo: si può dire che una macchina calcolatrice automatica sia in grado di pensare?

Per saperne di più mi sono procurato L'enigma di un genio di Nigel Cawthorne (Newton Compton), rapida biografia che sa di libro fatto uscire in occasione del film, e che pure sa restituire, almeno in alcune pagine, il fascino del personaggio. Non solo lo scienziato, anche la persona: il ragazzo scontroso sui banchi di scuola, il giovane che correva quasi per punire il proprio corpo e che doveva arrivare fino alle Olimpiadi, l'omosessuale che la (sedicente) giustizia britannica condannò a una sconcertante castrazione chimica, l'uomo scomparso con morte prematura e misteriosa (suicidio? omicidio? incidente?), pare per una mela all'arsenico.

Non è un gran libro, ma c'è Alan Turing. In attesa del grande romanzo che merita.

giovedì 25 settembre 2014

Il grizzly e i consigli di sta comodamente al computer



Tutti i libri sono  categorici nel dire che se un grizzly ci corre incontro, non si deve mai cercare di scappare.

Questo è il genere di consiglio che può venire solo da una persona che, nel momento in cui lo dà, si trova comodamente seduta davanti alla tastiera del suo computer.

Datemi retta: se siete all'aperto, senz'armi, e un grizzly vi si fa incontro, correte. Correte senza problemi.

Se non altro, occuperete produttivamente gli ultimi sette secondi della vostra vita.

(Bill Bryson, Una passeggiata nei boschi, Guanda)

giovedì 7 aprile 2011

A coloro che hanno premuto il tasto sbagliato....

A tutti coloro che hanno sbagliato il tasto del computer.... A tutti coloro che si sono distratti e hanno premuto il cancel, o semplicemente non hanno salvato. A tutti coloro che mentre stavano volando via con i loro pensieri hanno perso una poesia, un racconto, una trama, comunque una possibilità....

Non so a quanti di voi è successo, ma nel caso ecco come ne venne fuori Charles Bukowski

Hemingway non l'ha mai fatto


ho letto che perse una valigia piena di manoscritti su un
treno e che non sono stati più ritrovati.
non posso competere con l'angoscia di una cosa del genere
ma l'altra notte ho scritto una poesia di tre pagine
su questo computer
e per colpa della mia mancanza di diligenza e di pratica
a forza di giocare con i comandi del menù
sono riuscito in qualche modo a cancellare quella poesia
per sempre.
credimi, una cosa così è difficile che succeda
anche a un novellino
ma io in qualche modo ci sono riuscito.


be', non credo che quelle tre pagine fossero immortali
ma c'erano alcuni versi veramente pazzeschi,
che sono andati per sempre.
e la cosa mi scoccia non poco, è come
rovesciare per terra una bottiglia di vino
pregiato.


e difficilmente scrivere di questo fatto può far uscir fuori
una poesia che valga.
ma comunque, ho pensato che in qualche modo potesse
interessarti.


altrimentri, avrai almeno letto fino a qui
e potrebbe esserci una poesia migliore
qualche pagina più in là.


speriamo, per il tuo bene
e per
il mio.

(da Charles Bukowski, Spegni la luce e aspetta, Miminum Fax)

La Terapia del bar: Massimiliano Scudeletti racconta il circo che si fece bar

  Ho dodici anni e passo spesso dietro il bancone , posso prendere qualsiasi cosa tranne gli alcolici naturalmente, ma mi piace guardare il ...