Visualizzazione post con etichetta max condreas. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta max condreas. Mostra tutti i post

venerdì 24 giugno 2011

Ritrovando il marciapiede dei ricordi

No, è mia la sera. Mia.
Né dei fantasmi, né degli stupratori.
Non appartiene ai ladri.
Non è amica dell'omicida.
Per quanto il baro
possa farle gli occhi dolci,

gli negherà perfino una carezza.

Giorno di festa, oggi nella mia Firenze, giorno indolente che anticipa certe domeniche di agosto in città, caldo appiccicoso, poco o niente da fare, emozioni anestetizzate su un divano. Per fortuna può capitare di estrarre il libro giusto dal mucchio di tutto ciò che da tempo aspetta di essere letto. Una manciata di pagine in cui non cerco una trama o una storia. Cinquantadue poesie che mi restituiscono al sangue e alla vita. Che mi riportano alla notte, in quella notte che non mi fa paura, perché là c'incontro, c'è cammino, c'è possibilià, anche nel dolore.

Diciamolo, è anche per questo che non mi piacciono gli ebook. Perché senza la cara vecchia carta, senza questa pila di libri, non mi sarebbe capitato sotto gli occhi questo titolo, Dal marciapiede dei ricordi. Non sarei scivolato dalla copertina all'interno per trovare subito questa citazione di Charles Baudelaire che richiama i ricordi del marciapiede: Ho più ricordi che se avessi mille anni. E così non avrei avvertito qualcosa dentro come un brivido di dolorosa bellezza.

Max Condreas, questo è il nome del poeta.  E' pubblicato dalla Perrone Lab nella collana La Luna e Gli Specchi diretta da Sandra Cervone. E c'è tutto, il cammino su questo marciapiede, con la notte squarciata dalla luce dei fanali, con i cocci di bottiglia a fare male e qualche stella lontana. Spleen da Ottocento francese e colonna sonora bebop da poeti della Beat generation. Pennellate di tristezza metropolitana e un sentimento che sa rinnovarsi.

Così mi sono risvegliato, sul divano della mia festa. E ho ritrovato il mio tempo.

Insieme alla pioggia,
in questo affilato pomeriggio,
sul marciapiede dei ricordi
danza tutta la mia vita

lunedì 15 febbraio 2010

La luna e gli specchi, buone notizie in poesia


Non sono un grande esperto di poesia, ma questa è una buona notizia per chiunque abbia a cuore la bellezza che può scaturire dalla parola e sogna un'editoria che non si limita a farsi i conti in tasca e a giocare sul sicuro. Per chiunque nei libri vede anche una scommessa, una possibilità di futuro, una riserva di talento da coltivare con passione e attenzione.

E dunque la notizia è questa: in Italia nasce in questi giorni una nuova collana di poesia – e già questo è un ardimento raro – per iniziativa di una casa editrice di qualità, la Perrone. Una collana che nasce per dare voce a una quindicina di poeti che hanno fatto molto senza ancora ottenere adeguati riconoscimenti; per proporsi subito come qualcosa di più di una sequenza di titoli, piuttosto come un progetto di cultura, come un laboratorio; per valorizzare e dare visibilità non solo a raccolte di poesie finora rimaste nel cassetto, ma a tutto un lavoro che da anni viene portato avanti su un territorio, quello delle tante realtà che si affacciano sul Golfo di Gaeta.

E dunque, la collana si chiama La luna e gli specchi ed è curata da Sandra Cervone, giornalista e poetessa che da anni anima questo lavoro fatto di tante cose, reading di poesia in località balneari, presentazioni di antologie in luoghi simbolo, sforzi editoriali in proprio, incontri con altre realtà italiane.

Tutti semi piantati con fatica, in questo nostro paese che certo non è terra generosa per la poesia. Semi però che oggi cominciano a dare i loro frutti.

In programma un'uscita al mese. Si comincia ora con Ambra Simeone e la sua raccolta Lingue Cattive. Si prosegue con Max Condreas e il suo Dal marciapiede dei ricordi, Pasquale Di Nitto e Come un soffio che vive, Cinzia Marchese e L'altra di me, Simone Lucciola e Disulfiram.

Editoria di qualità, che sa farsi carico di questa scommessa e anche puntare su una veste grafica curata e al passo coi tempi, non la solita editoria (?) a pagamento. Davvero, una buona notizia, quella che arriva da Perronelab. Una notizia che spero possa essere replicata in altre realtà di Italia.

La Terapia del bar: Massimiliano Scudeletti racconta il circo che si fece bar

  Ho dodici anni e passo spesso dietro il bancone , posso prendere qualsiasi cosa tranne gli alcolici naturalmente, ma mi piace guardare il ...