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giovedì 13 agosto 2015

Tutto un mondo in un bistrot di Parigi


Diffidavo di questo libro, diffidavo come mi capita di diffidare dei libri pompati da centinaia di migliaia di copie già vendute altrove, con tanto di premi - in questo caso nientemeno che il Goncourt - accaparrati con incontenibile voracità.

Se ho finito per comprarlo, Il club degli incorreggibili ottimisti di Jean Michel Guenassia, mi sa che è solo per la copertina, bellissima, per questa immagine che evoca tutto un mondo e un'epoca, la Parigi della rive gauche, i bistrot e i pernod, le appartenenze ideologiche e gli sradicamenti del mal di vivere, discussioni tirate fino all'alba, poesia, volute di fumo.

E non sarà un capolavoro, ma questa Parigi c'è tutta, Jean Paul Sartre compreso. E in questa Parigi c'è un bel pezzo di mondo. In particolare il mondo degli esuli, vite sottratte a dittature e offese varie, sospinte verso la Francia come i relitti di un naufragio.

Esilio come rinascita, esilio come incapacità di riannodare i fili dell'esistenza. Esilio ed esili, le molte storie che si intrecciano in uno di quei locali dove la Storia si riduce a una partita di biliardo, a un litigio inconcludente, a un gruppo di uomini che a notte fonda cercano di ritrovare la via di casa, se casa c'è.

domenica 14 luglio 2013

Che cosa può essere un'isola

Nessun luogo, come l'isola, è così aperto e così difficilmente assimilabile, al punto da diventare una sorta di "altro" per eccellenza.

La relazione con questo "altro" è difficile da dominare, da circoscrivere, da confinare. Ma tale relazione va gestita nel rispetto della distanza, l'unica realtà che consenta un autentico avvicinamento.

Esiste una differenza mai cancellabile che discende da una lontananza mai risolta e che in nessun modo si deve sopprimere.

L'incertezza identitaria di cui l'isola fa dono fa sì che essa sia luogo in cui si sperimentano a un tempo esilio e asilo.

Ogni Ulisse lo sa. 

(Donatella Puliga, L'ospitalità è un mito?, Il Melangolo)

La Terapia del bar: Massimiliano Scudeletti racconta il circo che si fece bar

  Ho dodici anni e passo spesso dietro il bancone , posso prendere qualsiasi cosa tranne gli alcolici naturalmente, ma mi piace guardare il ...