Visualizzazione post con etichetta Rock. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Rock. Mostra tutti i post

lunedì 31 ottobre 2011

Invidia per l'Irlanda e il suo presidente poeta rock

E dunque, ora invidio anche l'Irlanda, paese già invidiabile per molte cose, che inopinamente ha eletto presidente della Repubblica un poeta.

Invidio l'Irlanda con la stessa intensità con cui nei giorni scorsi ho invidiato la Danimarca, altro paese già invidiabile per molte cose, quando ho letto di come il nuovo governo si è insediato, andando tutti dalla regina in bicicletta, qualcuno dei ministri (e delle ministre) anche con il cestino della merenda sul manubrio, senza nemmeno l'ombra di un auto blu in giro (e per la cronaca, oggi in Danimarca il ministro del Fisco ha 26 anni, è studente di scienze politiche e di nome fa Thor).

Però ora invidio il paese che ha avuto il coraggio di eleggere un poeta alla sua massima carica istituzionale, preferendolo a una star della televisione e a un ex comandante militare.

Non conosco Michael Higgins, non ho avuto mai modo di leggere i suoi versi. E qualcuno, giustamente, può obiettare che essere poeta non è una garanzia sufficiente per essere un buon presidente. Così come i filosofi, fin dai tempi di Platone e della sua Repubblica, non è che abbiano convinto più di tanto alla guida di un paese.

Non lo so, ma quello che ho appreso di Higgins, mi fa ben pensare: poeta, ma anche pacifista; uno che ha fondato un canale tv in gaelico, ma scrive anche per una rivista rock.... che dire? Se non le istituzioni irlandesi è giusto invidiare almeno gli irlandesi, per quello che sono stati capaci di votare.

lunedì 29 novembre 2010

Rock & Gol con Benedetto Ferrara


I dischi per me sono farfalle che mi volano intorno. Un romanzo invece me lo porto in borsa, lo leggo, poi lo lascio altrove, perché quando ne arriverà un altro io non ne voglio più sapere e non voglio ricordarmi di ciò che mi ha nutrita o che magari mi ha delusa. Poi, certo, i libri si incontrano di nuovo come vecchi amori. Se capita, una ragione ci sarà. E allora magari ci torni un po' sopra col cuore e coi pensieri. Ma le parole non sono come la musica. E' vero. A volte stanno bene insieme nelle tue emozioni, ma non per forza nella stessa stanza


Incontrate parole come queste, in Rock & Gol di Benedetto Ferrara (Cult edizioni).

Incontrate personaggi come persone vive che dicono cose così: e forse siete proprio voi che quel giorno vi siete svegliati male, che non sapete dare un senso alla vostra vita mentre intorno tutto si sbriciola, mentre non resta che aggrapparsi all'emozione di una canzone, giusto quella, o all'attesa della partita della squadra del cuore, la partita della vita, perchè si sa, è facile che certi treni non passino due volte, se la tua squadra del cuore è quella che è...

Potete essere voi, o almeno potete facilmente indossare quei panni, se a cucirveli addosso è uno come Benedetto Ferrara.

Che poi è uno a cui per forza devo essere grato. Per quanto mi riguarda è uno dei migliori giornalisti sportivi in circolazione, e lo dico anche a prescindere dall'ovvia constatazione che tifiamo per la stessa sciagurata squadra, con la sua storia avara, pochi lampi di luce in tanta storia magra.

Gli sono grato anche per la musica, per le sue tante buone dritte da enciclopedista del rock che mi ha fatto arrivare dalle pagine dei giornali come dai microfoni di una radio.

Però posso anche a fare a meno del background, perché in questo libro c'è già tutto questo, c'è ed è inevitabile.

Il calcio, la musica, i sogni, l'immensa capacità di complicarsi la vita. Che poi sono gli ingredienti necessari per continuare a sentirsi ragazzi adulti. Mai davvero cresciuti, malgrado l'anagrafe. Roba da portarsi in palmo di mano. Roba da prendersi a schiaffi.

La Terapia del bar: Massimiliano Scudeletti racconta il circo che si fece bar

  Ho dodici anni e passo spesso dietro il bancone , posso prendere qualsiasi cosa tranne gli alcolici naturalmente, ma mi piace guardare il ...