Accanto all'Happy Bar, giusto dietro l'angolo, qualche giorno
fa una sala scommesse ha preso il posto di un barbiere d'altri tempi,
che era lì almeno da quando in centro arrivavo a cavalluccio sulle
spalle di mio padre.
Già, non solo banche e immobiliari: anche le sale scommesse
proliferano in questa città, sarà che rimane solo il gioco a cui
aggrapparsi, dopo che le banche e le immobiliari, appunto, ti hanno
spolpato.
Alle banche e alle immobiliari preferisco senz'altro le sale
scommesse. Mi dispiace per quella bottega, con i suoi sedili in
similpelle, l'odore di borotalco e di lozione, i calendari con le
donnine accanto agli specchi, però questo posto non è male per la
libera uscita del pomeriggio.
Ne approfitto ora, col seguente programma: due passi, caffeino,
ancora due passi per sgranchirmi le gambe, quindi schedina scelta a
caso tra i tanti concorsi che lo Stato-lotteria propone nella sua
immensa benevolenza.