domenica 5 ottobre 2014

Non basta portare i libri in piazza

Ma portare i libri non bastava, ci voleva qualcos'altro.

Una volta nella piazza, i libri non potevano restare chiusi, semplicemente esposti come merce che si trova su qualsiasi altra bancarella.

Bisognava leggere, leggere a voce alta di fronte a un pubblico.

Il libro come oggetto, materiale e immateriale, come portatore di storie, di lingua, di letteratura, sta vivendo una crisi inedita perché è scomparso l'atteggiamento della lettura.

La lettura è innanzitutto una pratica, è infilare con gli occhi una parola dietro l'altra.

Leggere, rendere visibile in una piazza la lettura era il modo migliore per completare il viaggio e rendere il giusto merito ai libri, agli scrittori, alle storie.

(Filippo Nicosia, Pianissimo.Libri sulla strada, Terre di Mezzo editore)

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