Qualsiasi cosa si faccia, si ricostruisce sempre il monumento a modo proprio. Ma è già molto se le pietre usate sono autentiche.
Così affermava la grande Marguerite Yourcenar - dandoci prova di quello che intendeva in un'opera straordinaria quale le Memorie di Adriano, vita dell'imperatore insieme vera e immaginata, o se si preferisce, ricostruita con i materiali che rimangono dopo la distruzione (non importa se di una guerra, di un terremoto o semplicemente del tempo).
Abel Posse, scrittore argentino, non solo cita la Yourcenar, ma ne segue i passi, per raccontare la parabola di vita di Eva Peròn, oltre il mito, oltre le note di una canzone o le immagini di film che certo non rendono a fronte di un personaggio così complesso e controverso.
E' un bel libro, un libro importante, La passione secondo Eva (Vallecchi editore). Non una biografia, nemmeno una storia linerare. Piuttosto un racconto corale, fatto di molteplici punti di vista, di coni di luce che si accendono e si spengono, di incursioni avanti e indietro nel tempo. E anche di malintesi, di equivoci, di amnesie che forse suggeriscono di più di tante memorie ufficiali.
Eva Peròn e il ventre profondo dell'Argentina in mano ai militari e ai latifondisti. Eva Peròn e la polverosa provincia da cui un giorno arriva questa ragazza minuta e bistrattata dalle circostanze, più voce calda che corpo oggetto del desiderio. Eva Peròn e la Buenos Aires del tango e dei teatri, dei caffè con cui si ammazza le notti e dei bordelli. Eva Peròn e la miseria di un popolo. Eva Peròn e una malattia che la porterà via troppo presto e che, certo, contribuirà non poco a insediarla per sempre nel cuore dei tanti.
Ci saranno saggisti e storici che sapranno spiegare meglio che cosa è stata e cosa ha rappresentato Eva Peròn. Ma quanta verità in questo libro. Quanta poesia.
Così affermava la grande Marguerite Yourcenar - dandoci prova di quello che intendeva in un'opera straordinaria quale le Memorie di Adriano, vita dell'imperatore insieme vera e immaginata, o se si preferisce, ricostruita con i materiali che rimangono dopo la distruzione (non importa se di una guerra, di un terremoto o semplicemente del tempo).
Abel Posse, scrittore argentino, non solo cita la Yourcenar, ma ne segue i passi, per raccontare la parabola di vita di Eva Peròn, oltre il mito, oltre le note di una canzone o le immagini di film che certo non rendono a fronte di un personaggio così complesso e controverso.
E' un bel libro, un libro importante, La passione secondo Eva (Vallecchi editore). Non una biografia, nemmeno una storia linerare. Piuttosto un racconto corale, fatto di molteplici punti di vista, di coni di luce che si accendono e si spengono, di incursioni avanti e indietro nel tempo. E anche di malintesi, di equivoci, di amnesie che forse suggeriscono di più di tante memorie ufficiali.
Eva Peròn e il ventre profondo dell'Argentina in mano ai militari e ai latifondisti. Eva Peròn e la polverosa provincia da cui un giorno arriva questa ragazza minuta e bistrattata dalle circostanze, più voce calda che corpo oggetto del desiderio. Eva Peròn e la Buenos Aires del tango e dei teatri, dei caffè con cui si ammazza le notti e dei bordelli. Eva Peròn e la miseria di un popolo. Eva Peròn e una malattia che la porterà via troppo presto e che, certo, contribuirà non poco a insediarla per sempre nel cuore dei tanti.
Ci saranno saggisti e storici che sapranno spiegare meglio che cosa è stata e cosa ha rappresentato Eva Peròn. Ma quanta verità in questo libro. Quanta poesia.
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