La capanna è il regno della semplificazione.
Sotto i pini, la vita si riduce a pochi gesti vitali. Il tempo sottratto alle fatiche quotidiane è dedicato al riposo, alla contemplazione, ai piccoli piaceri.
Il numero delle cose da fare è limitato.
Leggere, attingere acqua, spaccare legna, scrivere e versare il té si trasformano in liturgie.
In città ogni gesto si compie a danno di mille altri. La foresta raccoglie e riunisce quello che la città disperde.
(Sylvain Tesson, Nelle foreste siberiane, Sellerio)
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