Mettete un viaggiatore generalmente immaginario, più abituato a
esplorare il mondo sui libri che con i suoi piedi, e con lui un figlio
che sta crescendo alla svelta ma che ancora conserva intatti i suoi
sogni di bambino.
Aggiungete due biciclette in libertà, un’isola del Nord, la storia e la natura di un pezzo di Europa che sembra più lontana di una destinazione tropicale.
Allora sì che viene fuori un viaggio come si deve.
Tra storie di vichinghi e panini all’aringa, impossibili conversazioni in tedesco e nuvole che corrono lontano, un adulto e un bambino alternano pedalate e pensieri. Un viaggio di movimenti lenti e di irrinunciabili sorprese.
(dalla presentazione di Paolo Ciampi, Le nuvole del Baltico. In bicicletta con mio figlio cercando il Nord, Mauro Pagliai editore)
Aggiungete due biciclette in libertà, un’isola del Nord, la storia e la natura di un pezzo di Europa che sembra più lontana di una destinazione tropicale.
Allora sì che viene fuori un viaggio come si deve.
Tra storie di vichinghi e panini all’aringa, impossibili conversazioni in tedesco e nuvole che corrono lontano, un adulto e un bambino alternano pedalate e pensieri. Un viaggio di movimenti lenti e di irrinunciabili sorprese.
(dalla presentazione di Paolo Ciampi, Le nuvole del Baltico. In bicicletta con mio figlio cercando il Nord, Mauro Pagliai editore)
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