Mi chiedevo cosa si provasse nel varcare una frontiera. Che cosa si sentiva? Che cosa si pensava? Doveva essere un momento straordinariamente emozionante. Cosa c'era dall'altra parte? Senza dubbio qualcosa di diverso. Ma diverso in che senso? Che aspetto aveva? A che cosa somigliava?
Forse non somigliava a niente di ciò che conoscevo e per ciò stesso era inconcepibile, inimmaginabile?
In fin dei conti il mio massimo desiderio, quello che più mi tentava e mi attraeva era di per sé estremamente modesto: la pura e semplice azione di varcare la frontiera.
Forse non somigliava a niente di ciò che conoscevo e per ciò stesso era inconcepibile, inimmaginabile?
In fin dei conti il mio massimo desiderio, quello che più mi tentava e mi attraeva era di per sé estremamente modesto: la pura e semplice azione di varcare la frontiera.
(Ryszard Kapuscinski)
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