mercoledì 30 novembre 2011

Se il Giappone non esistesse, bisognerebbe inventarlo

Ci sono posti che sono enigmi e allo stesso tempo luoghi dell'anima. Ci sono uomini che quegli enigmi sanno decifrare, magari col cuore più che con la testa, e che quei luoghi sanno anche abitare. Oggi mi sono imbattuto nel Giappone di Fosco Maraini, così come ne parla in una pagina dei suoi diari:

Il Giappone rende possibile una sociologia non euclidea, un'economia non euclidea, una cultura non euclidea. Il Giappone è una lezione di umiltà storica e nel contempo un potente radar focalizzato sugli intimi meccanismi dell'uomo e delle sue civiltà. Osservando attentamente il Giappone, impariamo non solo a conoscere una parte del mondo o una cultura a noi poco familiari, ma apprendiamo anche qualcosa su noi stessi.


I confronti mettono le ali allo sguardo; ci innalzano nello spazio e ci permettono di osservare il pianeta Terra da una nuova distanza, da una prospettiva che consente di osservare situazioni e posizioni attraverso lunghezze d'onda rivelatrici.


Se il Giappone non esistesse, bisognerebbe inventarlo urgentemente.

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