Primo giorno di primavera, e non importa se l'inverno allungherà ancora per un po' le sue dita intirizzite. Primavera, ciosè rinascita, cioé risveglio. Poesia che si schiude. Giorno da segnare sul calendario con una poesia. Come questa, di Giuseppe Ungaretti: La notte bella. Scritta un giorno del 1916, nel mezzo della guerra.
Quale canto s'è levato stanotte
che intesse
di cristallina eco del cuore
le stelle
Quale festa sorgiva
di cuore a nozze
Sono stato
uno stagno di buio
Ora mordo
come un bambino la mammella
lo spazio
Ora sono ubriaco
d'universo
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