domenica 20 marzo 2011

Il vento e l'augurio donato dall'Apache




Che una vita colma di bene
sia sempre nell'aria che respiri.
Che il bene che ti avvolge
cresca col vento del mattino


E' un augurio degli Apache, che questa mattina ho scovato, quasi per caso, da un libriccino di poesie degli Indiani di America. Sapete quando lo sguardo percorre gli scaffali e finisce per indugiare su una costola, su un titolo?

Questa mattina lo spicchio di cielo che vedo dalla mia finestra è azzurro, intenso, regala un sentimento di libertà che mi richiama le praterie di America. Almeno quello che nei miei sogni sono le praterie di America.

C'è un sole che sa di rinascita, e il libriccino, guarda un po', si chiama così: Il sole è il padre di mio padre.

C'è anche un leggero vento. Forse non è il vento delle praterie. Ma è un vento che sa di pulizia, che sgombra le nuvole, se non altro le nuvole del cuore.

Come per quell'Apache che forse una mattina uscì dalla sua tenda e gonfiò i suoi polmoni al vento, per regalare a tutti noi questo augurio.

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