Su una splendida isola del Baltico un giorno arriva Elizabeth, per un viaggio lento a piedi e in carrozza, in compagnia solo del cocchiere e della cameriera. Un viaggio che ai tempi - siamo all'inizio del Novecento - solo poche donne, e notevolmente emancipate, avrebbero messo in programma.
Non mancano davvero i motivi di fascino, in questo Elizabeth a Rugen, pubblicato da Bollati Boringheri: le attrazioni di terre e mari del Nord che aiutano a ritrovare una dimensione più genuina, le descrizioni di un turismo di altri tempi ma già decisamente petulante e aggressivo, lo spaccato di un certo tipo di società colta, mondana, elegante...
Comincia come un diario di viaggio, ma poi il libro diventa ben altro, dopo il colpo di scena dell'incontro con una cugina persa da diversi anni e poi con il marito di quest'ultima. Crisi coniugali, passioni intellettuali, disavventure varie segnano un itinerario dove non manca mai l'arguzia tipica di certe signore di cultura britannica di altri tempi.
La Von Arnim, ricordiamolo, è la stessa che ha scritto Un incantevole aprile, libro da cui anni fa venne tratto un film gioiellino.Le sue qualità emergono anche da queste pagine: una lettura non imprescindibile, ma piacevole, curiosa.
Una piccola isola di parole nel grande oceano della rete per condividere libri e mondi
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