venerdì 10 agosto 2018

Prima che chiuda l'osteria, l'ultima sera

E poi come facciamo senza l'Helvetia, chiude dopo cent'anni, hai voglia a far passare la giornata, dice Otto.

E' una sera di pioggia, che potrebbe essere anche neve, in questo paesino dei Grigioni, in Svizzera. Una sera come molte altre, su questa montagna che sembra un mondo a parte. O che sarebbe come molte altre, non fosse che è l'ultima per l'osteria Helvetia. 

Per un secolo è stato il posto dove si ritrovava questa piccola comunità, per un bevuta, una chiacchiera, un gioco di carte. Però da domani basta, l'Helvetia chiude, così come chiudono tanti posti di montagna, mica solo in Italia.

Ecco, è una sera di pioggia, una sera come molte altre e allo stesso tempo una sera che non ci si potrà più scordare: L'Ultima sera, appunto, che è il titolo di questo piccolo grande romanzo di Arno Camenish, scrittore in tedesco e romancio che in Italia è arrivato grazie alla benemerita Keller. 

Che belle queste pagine di uomini e donne che popolano l'Helvetia e non vogliono più andarsene, che si tengono stretto questo posto con le loro parole. Una birra e un racconto che sembra sospeso nell'aria. Un bicchiero di ginepro e avanti, con altre storie. 

Fuori piove ancora, il cielo ora pare voglia portarsi via tutto. Ma dentro si sta bene, c'è il tepore che solo certi posti davvero abitati. In fondo sono pioggia anche queste parole, pioggia più gentile, pioggia che non devasta.

Sembra una nave in un mare in tempesta, l'osteria Helvetia. Ci si tiene stretti e si confida. C'è ancora tempo, fino a domani.

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