Sarajevo 1914, con gli occhi di due ragazzi su quel giornale
E
rifletto su Ugo e Maria, adolescenti che a scuola studiano Pascoli e
Leopardi, presumo come i ragazzi di oggi, adolescenti ora alle prese
con un fatto tanto grosso da non poterlo intendere, pure questo
immagino come i ragazzi di oggi, se oggi – scongiuri - capitasse
qualcosa di simile.
E
vorrei sapere quanti sono gli italiani a cui questa data - 28 giugno
1914 – dica qualcosa, esattamente un secolo più tardi. Quanti sono
davvero consapevoli che il secolo breve della lunga guerra, perché
questo è il Novecento, è cominciato a Sarajevo e si è concluso a
Sarajevo.
E
penso ancora una volta a Tania, che per abitare davvero quella casa,
per fare in modo che Domenico, Amalia, Ugo e Maria siano assai di più
che nomi, si è spinta fino a consultare i quotidiani dell'epoca. A
leggerli con i loro occhi.
E
sono confuso, maledettamente confuso, ma sono contento di esserci
finito in mezzo.
(Paolo Ciampi, con Tania Maffei, Nel libro, figlio, tu vivrai, Sarnus editore)
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