martedì 5 marzo 2013

Curzio Maltese: più cultura per un paese più giusto

Anche i guai dell'economia, in buona sostanza, dipendono dall'abbassamento della cultura generale.

Non sappiamo pensare in maniera complessa, quindi non sappiamo più produrre in maniera moderna.

Più della metà degli italiani, sostiene un grande studioso come Tullio De Mauro, sono da considerare analfabeti. Per trovare nelle classifiche Ocse un Paese che legge di meno e capisce di meno il poco che legge, occorre scendere al livello di alcune aree dell'America Latina, le più povere.

E' una tragedia antica, sulla quale è calato come una mannaia il ventennio berlusconiano: oggi chi invoca investimenti nella cultura è considerato un parassita o uno snob.

Invece la cultura è l'unica possibile leva per creare un Paese più giusto, per rimettere in moto una società di caste dove la nascita decide al novanta per cento il futuro di un ragazzo.

(Curzio Maltese, dal suo Contromano sull'ultimo Venerdì di Repubblica)

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