Scelgo queste, tra le tante che meriterebbero. Parole da dedicare a tutti coloro che ancora si ostinano a entrare in libreria, ad
accumulare pile di libri che un giorno, forse, leggeranno, a recriminare
per il posto sugli scaffali che non c'è più, e con questo basta, d'ora
in avanti solo se... tranne poi fare di nuovo capolino in libreria e
sorridere, perché aveva ragione Oscar Wilde, si può resistere a tutto,
ma non alle tentazioni.
Parole a questa magnifica tentazione:
Se sei cresciuto in campagna ti sarai accordo che le fattorie vanno e vengono, ma il segno che lasciano le cantine non si cancella.
C'è qualcosa di eterno in quelle fondamenta scavate a mano nella terra.
I libri sono le cantine della civiltà: quando una cultura si sgretola, i libri sopravvivono in virtù della loro semplice, ottusa robustezza.
Noi guardiamo quel cumulo di pagine e ci meravigliamo: che lettori dovevano essere!
Parole a questa magnifica tentazione:
Se sei cresciuto in campagna ti sarai accordo che le fattorie vanno e vengono, ma il segno che lasciano le cantine non si cancella.
C'è qualcosa di eterno in quelle fondamenta scavate a mano nella terra.
I libri sono le cantine della civiltà: quando una cultura si sgretola, i libri sopravvivono in virtù della loro semplice, ottusa robustezza.
Noi guardiamo quel cumulo di pagine e ci meravigliamo: che lettori dovevano essere!
(Paul Collins, Al paese dei libri, Adelphi)
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