Radika mi spiega che in India i fiumi sono vissuti come benevole manifestazioni delle divinità femminili. E la madre Ganga li riassume tutti perché nella credenza popolare alla fine tutti confluiranno in lei.
"Il fiume è vivo. La corrente di un grande fiume è una straordinaria forma di energia. Nelle confluenze l'energia dei fiumi si incontra e si rafforza. Molti luoghi in prossimità dell'acqua sono considerati sacri. In hindi si dice tirtha. Luoghi naturali di unione e trasformazione, dove le trasformazioni della vita sono accettate come naturali. Una confluenza è anche una soglia. Un luogo di passaggio da una forma di energia a un'altra, l'inizio di un nuovo viaggio".
"Mahaprasthan?"
"Esatto. Ma non pensare solo alla morte e alle ceneri. Sulle confluenze si va per un matrimonio, per avere figli o per ringraziare di quelli che si hanno. I fiumi sono la vita".
(da Giuseppe Cederna, Il grande viaggio, Feltrinelli)
"Il fiume è vivo. La corrente di un grande fiume è una straordinaria forma di energia. Nelle confluenze l'energia dei fiumi si incontra e si rafforza. Molti luoghi in prossimità dell'acqua sono considerati sacri. In hindi si dice tirtha. Luoghi naturali di unione e trasformazione, dove le trasformazioni della vita sono accettate come naturali. Una confluenza è anche una soglia. Un luogo di passaggio da una forma di energia a un'altra, l'inizio di un nuovo viaggio".
"Mahaprasthan?"
"Esatto. Ma non pensare solo alla morte e alle ceneri. Sulle confluenze si va per un matrimonio, per avere figli o per ringraziare di quelli che si hanno. I fiumi sono la vita".
(da Giuseppe Cederna, Il grande viaggio, Feltrinelli)
Nessun commento:
Posta un commento