sabato 13 ottobre 2012

Se la piazza è la geometria che mi accoglie

Ci sono piazze dove ci si sente di doversi mettere sull'attenti, altre dove ti aspetti un comizio, altre ancora in cui magari ci vai per pagare le tasse.

In questa piazza mi sento accolto e protetto. Sento di trovarmi in uno spazio di grande civiltà e armonia, il contesto migliore in cui posso incontrare altri esseri umani. 

Mi rendo conto di come una piazza non sia un contenitore passivo, ma dia forma alla mia esperienza, a a quello che io sono in quel momento. 

E' una geometria nella quale sono accolto, e sento di poter essere me stesso al meglio.

E mi accorgo ancora una volta che l'esperienza del bello non è un evento che accade e poi finisce, ma una narrazione che continua nel tempo, e la cui eco forse non finisce mai.

(Piero Ferrucci, La bellezza e l'anima, Mondadori)

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