lunedì 30 gennaio 2012

Lo storico che scelse il Medioevo per un frigorifero

E dunque, per prima cosa invidia, perchè darei molto per entrare anch'io nella casa di Jacques Le Goff, a Parigi, diciannovesimo arrondissement, anche solo per smarrirmi tra gli scaffali, indugiare tra i suoi libri e le sue pipe, centellinare quell'idea di silenzio profondo, laborioso, da cui sono germogliati libri che ci hanno raccontato il Medioevo come se ci si fosse dentro.

Però messa da parte l'invidia, è da leggere tutta la bella intervista che al grande storico ha fatto Alberto Mattioli, pubblicata sull'ultimo numero di Tuttolibri.

E per dire, è con queste righe che ho imparato che se il grande storico ha scelto la storia è per merito di un frigorifero.

A me piace la storia che ti vedi passare davanti agli occhi, afferma Le Goffe, raccontando della sua vita da ragazzino, anni Trenta, quando nella città dove abitava, Tolone, le ghiacciaie cominciarono a sparire, sostituite dai frigoriferi.

Era un avvenimento storico, perché cambiava la vita quotidiana, la vita delle persone, molto più delle guerre e dei Re.

Un frigorifero, ma poi anche un libro, Ivanhoe di Walter Scott. Uno di quei libri che leggi da ragazzo e che ti possono conquistare. Fino a scegliere di dedicare un'intera vita al Medioevo, come ha fatto Le Goff.

Tanto anche questa può essere storia che vedi passare davanti agli occhi. Anche questa è storia che puoi abitare. Dipende solo da te.

1 commento:

  1. Uno storico ben noto agli studenti. Dalle superiori alle università!

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