Con la mano sinistra sopra il frontespizio, cercai la prima pagina con il pollice quasi incollato all'indice. Tutto fu inutile: tra il frontespizio e la mano si interponevano sempre nuovi fogli.Era come se sorgessero dal libro.
"Adesso cerchi la fine"
Fallii di nuovo, riuscii appena a balbettare con una voce che non era la mia:
"Non è possibile"
Sempre sottovoce, il venditore di bibbie mi disse:
"Non è possibile, ma è. Il numero di pagine di questo libro è infinito. Nessuna è la prima, nessuna è l'ultima"
Primo suggerimento: se non l'avete letto, leggetelo (Adelphi lo ha riproposto in una raccolta di racconti non troppi anni fa).
Secondo suggerimento: se pensate che tutto questo sia solo il frutto della fantasia - direi dei brividi metafisici - dello scrittore argentino, fermatevi un attimo. Il libro di sabbia è già qui, è fra di noi. E' nella rete, e nell'infinità di parole e pagine che possiamo raccogliere nel web, attraverso gli ereader.
Un universo da leggere dove non c'è né prima né ultima pagina e tanto meno ordine. Opportunità senza confini, ma sempre di più anche di smarrimento. Quella vertigine che dobbiamo provare quando siamo di fronte al troppo.
Nessun commento:
Posta un commento