lunedì 26 settembre 2011

Se una legge per i libri punisce i lettori

E dunque, ammetto di essermi distratto. Ammetto di essermene accorto solo ieri sera, quando aggirandomi sul catalogo on line di Amazon ho potuto constatare che gli ottimi sconti di qualche settimana fa erano completamente svaniti.

Politica aziendale drasticamente mutata? Ma no, una legge dello Stato - qualcuno l'ha definita per l'appunto legge anti-Amazon - che limita la possibilità di sconto dei libri al 15 per cento, con il nobile obiettivo di tutelare editori e librerie.

Non ho mai avuto simpatia per le multinazionali - anche se preferisco le multinazionali del libro a quelle del petrolio - ma mi domando se il modo per contrastarle sia proprio questo, imporre prezzi più alti piuttosto che prezzi più accessibili (di solito funzionava così).

Ho sempre avuto a cuore editori - soprattutto piccoli - e librerie - soprattutto indipendenti - ma mi domando se i loro interessi si salvaguardino penalizzando proprio coloro che sono la loro ragione di essere: i lettori (ed è anche curioso e mortificante che una legge che mette le mani nelle loro tasche porti la firma di un parlamentare di centrosinistra, ma tant'è).

Forse qualcosa mi sfugge. So solo che ieri sera non ho più ordinato i soliti 7-8 libri di altre volte - alcuni dei quali assolutamente sconosciuti, di piccoli editori che non avrei mai trovato in libreria, un azzardo motivato da un titolo, da una copertina o da una estemporanea curiosità. Nel carrello ho lasciato solo i due titoli che cercavo da prima, che mi "servivano", su cui andavo a colpo sicuro.

Poi ho pensato alle piccole librerie della mia città. Acquisterò meno libri da loro, ora che Amazon non è più conveniente? O quello che conta sarà sempre e comunque una bella vetrina nel mio quartiere, il gusto nella scelta e nella disposizione dei titoli, un ambiente accogliente, un libraio che ti sorride e ti sa consigliare, perché ha tempo per te?

Solo per dire. Solo perché vorrei che qualcuno mi spiegasse questa legge.



2 commenti:

  1. Per fortuna io una piccola scorpacciata prima dell' "austerity" me la sono fatta:

    http://dinghymirror.blogspot.com/2011/08/sconti-sui-libri-fine-della-festa.html

    Resta comunque l'amaro in bocca e per l'idea che forse hanno i nostri rappresentanti parlamentari di un popolo bue con l'anello al naso, che si beve tutto quello che gli passa il governo (o l'opposizione, a seconda dei gusti e dei tempi)...
    Peccato. Ci rifaremo con gli sconti su mediaset premium (o Sky), quelli (ovviamente) non regolamentati.
    BYE!

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  2. Ho pubblicato questo post sul mio blog, ve lo propongo, con tristezza!

    http://www.marcocarnovale.com/2011/08/poveri-noi-lettori-di-libri-dalla-nuova.html

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