lunedì 22 novembre 2010

L'uomo che si sentiva responsabile della bellezza

Ancora una volta mi risuonano quanto l'imperatore Adriano di Marguerite Yourcenar affermava  in uno dei passi più belli di tutte le Memorie.

Ciascuno la sua china; ciascuno il suo fine, la sua ambizione se si vuole, il gusto più segreto, l’ideale più aperto. Il mio era racchiuso in questa parola: il bello, di così ardua definizione a onta di tutte le evidenze dei sensi e della vista. Mi sentivo responsabile della bellezza del mondo


Sentirsi responsabile, questo è già qualcosa di straordinario. Ma sentirsi responsabile della bellezza del mondo, sentirsi responsabile e tradurre questa responsabilità nella vita delle nostre città, dei nostri quartieri, della piazza e del condominio dove viviamo: questa è una delle poche speranze a cui è necessario non rinunciare.

Come vorrei guardarmi intorno e ritrovare questo senso della responsabilità.

2 commenti:

  1. Ho adorato questo libro spettacolare. Grazie per averne parlato.

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  2. Grazie a te, Occhi di Notte, per le tue parole e la tua attenzione, a presto, paolo

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