venerdì 6 agosto 2010

Campana a morto per la cara vecchia libreria?

Era piuttosto inquietante, e anche triste, la notizia pubblicata ieri su Repubblica, sulla crisi della Barnes & Noble, la grande catena di librerie americane – un gigante assoluto del settore – messo in ginocchio dall'eBook. Brutta notizia, almeno per chi crede nel valore delle librerie.

Campana a morto per le care vecchie librerie?

Così sembrerebbe a considerare la storia di questo gigante, senza dimenticare tutto quello che in questa estate si sta sentendo a proposito di libri digitali e dintorni.

Ma insomma, a leggere meglio e fino in fondo, non dobbiamo deprimerci troppo. E non solo perché la crisi delle librerie non è crisi di lettori. In realtà anche in America pare che a entrare in crisi siano stati  i grandi magazzini del libro. Pare che anzi si stiano aprendo nuove opportunità per le librerie indipendenti, magari dove non ci sono mai state: e questa è davvero una bella notizia.

Nuove idee di librerie, che non solo scaffali per librerie in vendita. Che si fanno forti del rapporto diretto, ravvicinato, imperniato sulla competenza e la fiducia.

Ma la cosa più bella è che sono proprio le nuove tecnologie a dare una mano alla cara vecchia libreria. E così Angelo Aquaro conclude il suo pezzo da New York:

Su quell'iPhone da cui puoi scaricare tutti gli eBook del mondo, uno di quegli apparecchi che dovrebbe segnare la fine del libro, è comparsa un'applicazione che sia chiama “IndieBound”: e ti aiuta a trovare le librerie indipendenti più vicine. Dove un libraio gentile ti spiegherà che sì, va bene l'ultimo di Nora Roberts, ma se cerchi una bella storia d'amore...

6 commenti:

  1. Dici bene: la crisi della libreria non è la crisi dei lettori.
    E penso sia anche giunto il momento che le librerie, gli editori e tutto l'apparato editoria rifletta su che cosa propina al suo pubblico. Che scelte compie. La gente non è stupida, men che meno disaffezionata alla letteratura.
    Semplicemente non è cieca.

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  2. Si dice di tutto e di più (e di troppo, come sempre) sull'ebook e il futuro dell'editoria - e della lettura - ma una cosa con cui sono d'accordo, forse per ottimismo, è che probabilmente emergerà di nuovo la qualità, l'editore-artigiano attento ai contenuti e che avrà appreso bene come elaborare un buon libro.
    Forse le grandi librerie andranno in crisi, ma è anche possibile che il libro cartaceo poco a poco diventerà come ora è il vinile nell'era del cd, una cosa per amatori, un po' nostalgici un po' feticisti, che si rivolgeranno a piccole librerie di nicchia. E l'editore intelligente riserverà a questa nicchia sempre qualcosa di interessante.
    Se vi può interessare, ho detto anche io la mia sull'argomento su http://checifaccioqui.wordpress.com/2010/08/03/verra-la-morte-del-libro-e-avra-i-tuoi-chip-2/

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  3. Forse può interessare questo: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/non-fate-il-funerale-ai-libri/2132084

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  4. Sono piuttosto d'accordo con Checifaccioqui (a proposito, c'entrra qualcosa Bruce Chatwin?) e aggiungo quello che ho scritto nella discussione che è partita su Fb...


    Non credo al tutto o niente, non mi piace il no pasaran ma nemmeno la resa incondizionata. Non rinuncerò mai a leggere al libro di carta se si tratta di un bel romanzo, ma se devo consultare un testo per lavoro, perché no l'eBook? Però i problemi ci sono:
    In primo luogo come si regolerà il diritto di autore? Solita pirateria, tanto chi scrive o traduce vive d'aria? E i profitti a coloro che hanno le tecnologie?
    E in secondo luogo, siamo sicuri che l'eBook si traduce automaticamente in più democrazia e pluralismo e trasparenza e tutto il resto? Ci sono segnali che vanno direttamente in senso contrario.
    E in terzo luogo, siamo sicuri che sia un bel risultato rinunciare alle librerie come spazio di socialità e incontro e al libraio come interlocutore?
    Non dico che debba essere per forza così, dico che le cose sono più complicate

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  5. bruce nn c'entra...ma volete mettere incontrare qualcuno in libreria che cerca il tuo stesso libro...

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  6. davvero, quante cose che possono succedere in libreria... viaggi importanti anche tra gli scaffali... consigliati!

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