sabato 16 gennaio 2010

Storia di una famiglia, contro ogni amnesia


Cari amici, care amiche, esce in questi giorni in libreria il mio nuovo libro, Una famiglia (Giuntina), sta a voi, se per caso lo leggerete, commentarlo, io qui sotto vi riporto solo la scheda che trovate su www.giuntina.it.
Vi segnalo anche le prime presentazioni:




17 gennaio, ore 16, Pitigliano, ex sinagoga,
19 gennaio, ore 17.30, Venezia, Ateneo Veneto
20 gennaio, ore 21, Firenze, centro culturale comunità ebraica (via Farini)
22 gennaio, ore 17,30, Arezzo, sala consiglio comunale
23 gennaio, ore 17,30, San Piero a Sieve
25 gennaio, ore 11, Sesto Fiorentino, sala consiglio comunale
25 gennaio, ore 17.30, Pisa, sala delle Baleari, palazzo comunale


Come una pianta che dopo la gelata riesce di nuovo a germogliare, perché ci sono radici che né gli anni né le persecuzioni possono spezzare. È questa la storia dei Ventura, una famiglia della borghesia ebraica italiana chiamata ad affrontare durissime prove tra il 1938 e il 1945. Il destino pare già scritto quando le vicende separano Anna e Luigi consegnandoli a un tragico epilogo.

A doversela cavare nell’Italia in guerra rimangono solo i loro quattro figli, quattro ragazzini braccati e costretti a misurarsi con un mondo crudele in cui non è facile capire chi potrà aiutarti e chi invece ti tradirà.

Farcela non sarà un’impresa di poco conto, suggellata da un cognome nuovo e da un paese nuovo, e poi da tanti figli, nipoti, bisnipoti che in Israele faranno del fragile arbusto dei Ventura un albero rigoglioso, in cui rivivranno anche Anna e Luigi.

Una storia di violenza e dolore, ma anche di amore e speranza, che arriva fino ai nostri giorni.

3 commenti:

  1. Ho molto apprezzato il romanzo “Un Nome”…
    da una parte per lo stile impeccabile e dal raffinato lessico… dall’altra perché non bisogna dimenticare… in un 21.mo secolo che ci costringe ad essere spettatori di atrocità e razzismo… ancora… poiché l’Uomo dimentica velocemente… o peggio, finge che neppure sia accaduto!
    Penso che “Una Famiglia” ripresenti la triste realtà che ha costretto molti semiti a vivere braccati…
    Sono rammaricata di non poter essere presente alle tue presentazioni. Trovo sempre speciale poter ascoltare e penetrare una storia attraverso le parole dell’autore… percepire ciò che lo ha portato a scrivere proprio quella trama, utilizzare quei personaggi…
    Una presentazione letteraria è un’occasione da non perdere: purtroppo la marea di impegni mi costringono a restare in Svizzera… ma chissà, magari ci saranno altre occasioni!
    Sicura che si preannuncia un vero successo, sotto ogni aspetto, non mi resta che mandarti i miei più cari auguri ed abbracci…
    Claudine Giovannoni
    (Passerò l’ordine presso la mia libreria di fiducia!)

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  2. Mi incuriosisce molto. Credo lo leggerò presto. Apprezzo molto il suo blog, vengo spesso a trovarla. Complimenti davvero!

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  3. Paolo, in bocca al lupo per il nuovo libro!!! Che appena riesco leggerò visto quanto mi è piaciuto Un nome!

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