E' un libro particolare, Montecuccoli 1937-38, un libro che non ti aspetti, che non sai nemmeno come classificare. Quando ne ho chiuso l'ultima pagina ho avuto qualche difficoltà a riporlo in uno scaffale piuttosto che in un altro: sta tra i libri di viaggio o tra quelli che, in maniere diverse, sono impastati di memoria (ebbene sì, io i libri li ordino così, datemi pure di pedante)?
La cosa certa è che non sbaglierei, in entrambi i casi.
Perché nel libro di Carla Casazza c'è questo e anche altro. Perché contiene tutto questo la storia della Montecuccoli, la nave da guerra italiana che negli anni Trenta salpò verso i mari più lontani segnalati dalle mappe dell'esotismo e delle avventure coloniali. Perché la destinazione della sua missione era la Cina, investita da una guerra dimenticata - eppure gravida di conseguenze molto importanti per tutto l'Estremo Oriente. Perchè su quella nave c'era anche suo nonno Aroldo, e quindi raccontare questa storia nella Storia è fare i conti anche con la memoria privata, quella che comunque sia spiega un pezzo di te.
C'è tutto questo, in un libro che spiazza e che appunto riesce difficile classificare: uno ci si può solo immergere, lasciandosi magari affascinare dalle descrizioni della vecchia Shangai o dalle tante foto d'epoca, viaggio nel viaggio, viaggio per immagini.
Una piccola isola di parole nel grande oceano della rete per condividere libri e mondi
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