martedì 4 agosto 2009

Quando Facebook serve ai cari vecchi libri

Poi dicono che la Rete uccida i cari vecchi libri, riducendo al lumicino i tempi e le possibilità di lettura che a essi possiamo dedicare. C'è anche parecchia verità in questo, è ovvio, però come al solito dipende da come si usa. Allo steso modo la televisione doveva ammazzare la radio, il cinema, il teatro, tutte cose che magari non godranno della migliore salute, ma insomma... Nella mia esperienza, in realtà, la Rete può essere un buon modo per far conoscere i libri, per accendere anche solo quella curiosità che ti può accompagnare a un titolo o a un autore che altrimenti non avresti mai conosciuto.
Tutto questo per dire che su Facebook è nato da poco un gruppo che gira intorno a una bella collana di letteratura di viaggio della Vallecchi, storica casa editrice fiorentina. La collana si chiama Off the road e per me è molto bella. Ma il punto è che anche Facebook, da alcuni di noi vituperato, può essere utile ai viaggiare nei libri, a viaggiare con i libri.
Qui sotto vi inserisco l'introduzione del gruppo:

Sebbene rappresenti una delle forme più antiche e diffuse di racconto, da Erodoto a Senofonte, da Marco Polo a Ibn Battuta, la letteratura di viaggio è assurta a genere con caratteristiche autonome solo da alcuni anni.
Favorita dalla accresciuta mobilità, l’attenzione per il viaggio si è dilatata andando forse a sollecitare pulsioni profonde, oltre che nuove curiosità.
La collana «Off the road» pubblicata da Vallecchi, propone al suo pubblico di lettori, insieme a classici dimenticati o mai pubblicati, scritti di autori contemporanei : firme già note, veterani del viaggio ma anche viaggiatori allo loro prima esperienza letteraria capaci con gusto e perizia di renderci partecipi delle loro avventure.
Off the road perché, per stile e soggetto,i testi selezionati sono in grado di portarci fuori dall’ordinario e dal già visto. Una collana pensata soprattutto per chi effettivamente viaggia, tascabile davvero, raffinatamente povera, un po’ fané. Una compagnia, un taccuino che ti segue ovunque, anche in viaggio.

3 commenti:

  1. Paolo ciao,
    sono Alfia di http://libriinviaggio.myblog.it, dove hai lasciato un commento proprio ieri.
    che piacevole sorpresa scoprire "un parente prossimo" in fatto di interessi e passioni! L'unica differenza è che io di mestiere faccio altro, per cui posso scrivere e leggere solamente nei ritagli di tempo.
    A presto
    Alfia

    RispondiElimina
  2. Cara Alfia, è vero, siamo "parenti prossimi" ed è un piacere navigare insieme a vista... per questo provvedo subito a un link col tuo bel blog... buone letture, buoni viaggi e a presto, paolo

    RispondiElimina
  3. ciao Paolo
    anche io credo che la rete non ucciderà la lettura (e i lettori; del resto siamo talmente pochi che siamo diventati resistentissimi).Sul blog di Arte e Salute c'è un sondaggio di quello che gli italiani portano al mare, pensa te: i libri. Sul mio blog c'è il link.
    Un po' perchè chi legge lo fa da prima dell'avvento di internet, un po' perchè il lettore 'deve' leggere e leggere dal monitor stanca...e poi il libro lo leggi in (quasi) tutte le posizioni!
    Se ti fa piacere ti linko da me (cosa reciproca :)
    bye

    RispondiElimina

La Terapia del bar: Massimiliano Scudeletti racconta il circo che si fece bar

  Ho dodici anni e passo spesso dietro il bancone , posso prendere qualsiasi cosa tranne gli alcolici naturalmente, ma mi piace guardare il ...