mercoledì 13 marzo 2013

I viaggi e gli altri viaggi di Antonio Tabucchi

Nati dalle occasioni più diverse, sempre da viaggi ma mai da viaggi fatti per poi diventare letteratura di viaggi, questi testi vagavano come isole in un arcipelago fluttuante....

E' così che Antonio Tabucchi presenta il suo Viaggi e altri viaggi (Feltrinelli), raccolta di articoli, memorie, scritti vari legati al suo peregrinare per il mondo e in genere al grande dono che gli ha fatto la vita, ovvero la possibilità di abitare molti altrove, dall'India a Creta, dall'Australia al Portogallo.

Si tratta del primo libro che ho avuto modo di leggere o rileggere dopo la sua morte, mettendo inevitabilmente in conto un crampo di nostalgia. Libro diseguale, tra l'altro, che contiene pagine più o meno felici, di diverso valore e di diverso coinvolgimento emotivo. Però un libro a suo modo necessario, non fosse altro che per abbracciare con un solo colpo d'occhio queste isole in un arcipelago fluttuante,  isole, forse, a loro modo alla deriva.

E quindi per condividere la consapevolezza che fu di Tabucchi, oltre i viaggi che qui sono raccontati.

Ma forse mancano i viaggi più straordinari. Sono quelli che non ho mai fatto, quelli che non potrò mai fare. Restano non scritti, o chiusi in un loro segreto alfabeto sotto le palpebre, la sera. Poi arriva il sonno, e si salpa.




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