martedì 12 febbraio 2013

La satira, il sale che impedisce la corruzione

Cominciamo, allora. Magari con le parole di un altro grande intellettuale,  Carlo Cattaneo, che parlando di satira ne coniò una bellissima definizione - l'unica che in effetti troverete in questo libro.

La satira, affermò, è un "esame di coscienza dell’intera società". Un esame che se non ci fosse bisognerebbe inventare, e non solo perché il buon umore fa bene alla salute, come si dice. La satira è anche il "sale che impedisce la corruzione". E dov'è che essa ha campo libero? Cattaneo non aveva dubbi:

"L’audacia della Satira è uno dei segnali della superiorità mentale di una nazione... La possente Inghilterra è la patria della caricatura; ogni giorno una legione di giornali si fa specchio inesorabile della vita pubblica e privata...".

L'Inghilterra, appunto, la civile, democratica, invidiabile Inghilterra. Ma che dire di Firenze?
Firenze cercava di non essere da meno. E già, proprio così rideva Firenze…


(da Paolo Ciampi, Così rideva Firenze, Romano editore)

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