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Comincia a camminare in una città mitologica e senza tempo e, di lì a poco, dietro a lui si forma una processione dolente di madri e padri che hanno perso i loro figli. Ognuno racconta la sua storia. Un compendio della cultura occidentale: la Bibbia, Erodoto, Antigone, Orfeo e Euridice, Amleto, il pifferaio magico. Dalla tragedia greca a La terra desolata.
Grossman fa l'ordinazione e poi abbassa la voce. Si comincia:
"Mia moglie sostiene che la poesia è più vicina al silenzio. Davanti a una tragedia non ci sono parole, non sappiamo dire altro che: non ho parole. Di solito quando scrivo non pianifico come sarà la forma, perché so che viene dal contenuto, ma stavolta è stato subito chiaro che la poesia è la lingua del mio dolore".
(dall'intervista di Paola Zanuttini a David Grossman, sul Venerdì di Repubblica, in occasione dell'uscita dell'ultimo libro, Caduto fuori dal mondo)
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