martedì 29 giugno 2010

Pessoa e quella nave che lascia il molo


Viaggiare? Per viaggiare basta esistere, diceva il grande Fernando Pessoa, uno che ha viaggiato più con la fantasia che con il suo corpo - pur trascorrendo un bel pezzo di vita in Sudafrica - ma che comunque conosceva bene i sentimenti che si associano al viaggio, dall'inquietudine alla sorpresa, dalla nostalgia alla possibilità di inventarsi sotto un altro nome, un'altra storia.

Il viaggio è anche distacco, concetto che richiama un movimento della mente e del cuore, ma che può essere anche tremendamente concreto. Il distacco di un aereo dalla pista, il distacco di una nave dal molo a cui era attraccata.

Un momento che non è propriamente quello dell'attraversamento della frontiera di cui ho parlato l'altro giorno. Un momento che può vivere proprio con alcune parole di Fernando Pessoa. Eccole.

Ah, ogni molo è una nostalgia di pietra!
E quando la nave salpa
e subito ci accorgiamo che s'è aperto uno spazio
tra il molo e la nave,
non so perché, mi coglie un'angoscia mai provata,
una nebbia di sentimenti di tristezza
che brilla al sole delle mie angosce rifiorite
come la prima finestra sulla quale riverbera l'alba,
e mi avvolge come il ricordo di un'altra persona
che fosse misteriosamente mia


(da Ode marittima)

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