Una piccola isola di parole nel grande oceano della rete per condividere libri e mondi
domenica 23 maggio 2010
Se la montagna incantata diventa magica
L'ho letto una prima volta quando ero ancora al liceo, figurarsi quanti anni sono passati, e da quel momento non ho avuto esitazioni a inserirlo tra i libri più amati, quelli che ho bisogno di sapere sempre lì, a portata di mano, con un posto sicuro e in vista nella mia biblioteca.
Un po' come Memorie di Adriano della Yourcenar e ancora di più di altre opere di Thomas Mann (nella fotografia), per esempio Morte a Venezia. E per me quel libro è sempre stato La montagna incantata.
Un titolo che evoca molte cose, un complicato rapporto con la malattia (tra le molte cose anche sorta di rifugio in un momento di grande crisi non solo esitenziale), le pulsioni distruttive che possono annidarsi in una società evoluta, la tentazione della fuga...
La montagna incantata, appunto. Solo che l'altro giorno ho letto sulle pagine di cultura di Repubblica alcune righe di Antonio Gnoli, che ci segnala che nella nuova edizione, in uscita in autunno, il capolavoro di Thomas Mann si chiamerà La montagna magica.
Spiega Gnoli: I titoli a volte riflettono scelte più profonde...
Aggiungendo che un giorno magari avremo anche Il flauto incantato, oppure, pensando a un libro bellissimo di Ripellino, Praga incantata...
E uno potrebbe dire: e con questo? Il libro resta sempre lo stesso, un capolavoro.
Però non so, faccio i conti con strane sensazioni, come se in realtà qualcosa mi fosse stato portato via, come se ora facessi fatica a classificare un'esperienza di lettura davvero importante... I titoli, si sa, non saranno tutto, ma non sono nemmeno semplici etichette...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
La Terapia del bar: Massimiliano Scudeletti racconta il circo che si fece bar
Ho dodici anni e passo spesso dietro il bancone , posso prendere qualsiasi cosa tranne gli alcolici naturalmente, ma mi piace guardare il ...
-
Avevo voglia di un libro come Tramonto e polvere , un libro di quelli che si leggono di un fiato, perché raccontano una storia, perché...
-
Aggiungi didascalia Bomba ananas. Ti piace l'unione di questi due termini. Ti dà la sensazione di tenere in mano qualcosa di vivo....
-
Senza la differenza fra prossimo ed estraneo, fra appartenenza e non appartenenza, non sarei mai diventata una scrittrice. Si racconta ...
Mania di revisione inutile, a mio avviso. Per me sarà sempre "la montagna incantata", non c'è storia!
RispondiElimina