Una piccola isola di parole nel grande oceano della rete per condividere libri e mondi
domenica 9 maggio 2010
Nick Hornby e i libri letti per piacere
Perchè mi è piaciuto Shakespeare scriveva per soldi, libro che raccoglie le note di lettura (non so come altro definirle) di Nick Hornby?
Boh, che dire: il caro vecchio Nick non è certo un critico letterario (né pretende di esserlo), i suoi giudizi sono tutt'altro che folgoranti e riguardano libri mai tradotti in italiano e che difficilmente mi capiterà anche solo di annusare in una libreria.
E allora? Allora quello che queste riesce a comunicarmi è proprio il piacere di leggere per leggere, di leggere come si può bere una bella birra dopo una grande sudata. E non importa leggere tanto o leggere per... l'importante è solo abbandonarsi a questo piacere, senza troppe fisime o storie...
Per dire, guardate come maltratta (ma non è vero) Thomas Hardy: Sono contento di aver letto i romanzi di Hardy, ma sono altrettanto contento di poter vivere il resto dei miei giorni senza dover affrontare mai più quella particolare e originale tristezza.
Guardate come diffida da ogni bis di libri e film importanti: Forse la cosa migliore da fare, con i film e i libri preferiti, è lasciarli stare: se sono riusciti a esaltarci tanto, significa che sono arrivati nel posto giusto e al momento giusto della nostra vita, e queste sono condizioni che non si ripeteranno mai.
Mi sa che continuerò a leggere le sue recensioni che non pretendono di essere recensioni
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La tua breve recensione di un libro di (quasi) recensioni mi ha incuriosita: penso che lo cercherò!
RispondiEliminaCara Carlotta, non è davvero male, sono pagine che alimentano il piacere di leggere, senza ostentazioni e pretese, credo che faccia molto bene... A presto, paolo
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